Google, lo spam e il test CAPTCHA

Ormai lo spam ha valicato i confini della posta elettronica e sta invadendo le piattaforme di aggregazione sociale come i blog.

Magari sarà capitato anche a voi (ovviamente spero di no) di ricevere commenti ai post da parte di misteriosi soggetti, dai contenuti quantomeno equivoci, appoggiati ad account CASUALMENTE creati il giorno prima (in pratica account "usa e getta").


Spesso questo tipo di intrusione viene effettuato tramite sistemi automatizzati e per difendersi i siti spesso utilizzano il famoso test CAPTCHA, che sta per "Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart". Questa tecnica è un'evoluzione del famoso "Test di Turing" e prevede una serie di domande e risposte, spesso basate sul riconoscimento di una sequenza di numeri e/o lettere casuali e dalla visualizzazione distorta, cosa teoricamente possibile solo ad un essere umano.

Ultimamente però gli spammer sono riusciti ad eludere anche questo tipo di controllo; è in caso ad esempio di Google, dove account creati automaticamente sfruttano Gmail o Blogger per fare spam.



Google però ha introdotto un rimedio tramite l'uso di un audio CAPTCHA per la creazione di un nuovo account. Cliccando su un’icona col simbolo del disabile è possibile ascoltare una serie di numeri che dovranno poi essere inseriti all’interno di un campo di testo.

In questo modo viene a cadere anche il problema di accessibilità da parte di chi ha problemi di vista e fatica a riconoscere i caratteri "distorti" (a dire il vero ogni tanto capita anche a me...).

Purtroppo questa funzione non è ancora disponibile per i commenti su piattaforme tipo Blogger, ma si vocifera che ciò possa avvenire a breve.