Google e la privacy

Sull'argomento ci si potrebbe scrivere un libro, ma la mia intenzione è più che altro quella di soffermarmi sulla dichiarazione rilasciata da Google durante la recente conference call con l'UNESCO a Strasburgo.

Google chiede più regole e più chiare sulla privacy.
Suona un po' come se Bill Gates chiedesse leggi più restrittive all'antitrust....

In realtà ciò ha un senso, in quanto il tallone d'Achille della corazzata inarrestabile di Mountain View finora è stato proprio la privacy, quello su cui è stata criticata ed attaccata più volte.
La recente acquisizione di DoubleClick non ha fatto altro che rafforzare le critiche di violazione della privacy.

Ecco allora che Google spiazza tutti dicendo: "Cari legislatori, come può Google rispettare la privacy se le leggi cambiano da nazione a nazione e le informazioni sono globali, non si fermano entro i confini di una nazione? Come fa Google a rispettare la privacy quando le leggi non ci sono o sono antiquate, basate su modelli e stili di vita sorpassati?
Occorre stabilire nuove regole, uguali per tutto il mondo e tutte le nazioni, confrontando nazioni ed imprese private."

Ad esempio sono numerose le possibilità offerte dalle nuove tecnologie per violare la privacy altrui anche fuori da Internet, come telecamere, cellulari e altro.
Tra le altre cose, Google lamenta che tre quarti delle nazioni mondiali sia priva di una vera legislazione sulla privacy.
Se si arriverà a fare qualcosa di concreto, ci saranno più soggetti soddisfatti:
a) gli utenti del web saranno più tutelati, o almeno sapranno fino a che punto la legge li tutela
b) le company come Google non dovranno più muoversi col dubbio di infrangere questa o quell'altra legge, in quanto queste saranno esplicitate, e potranno dedicare la proprie risorse allo sviluppo dei loro business.

Personalmente sono dell'idea che sia meglio avere qualche legge in più, soprattutto se buona, che in meno.

Ciao a tutti.
Roberto